martedì 1 marzo 2016

"POTENTINO PINOT DAY" AL CASTELLO DI POTENTINO: IL PINOT NERO HA TROVATO LA SUA CASA IN TOSCANA

Che il Caravaggio sia passato o meno in questo Castello, ancora non lo sappiamo per certo. Certa però è stata la mia sensazione che qui vi sia la luce del Caravaggio, sin dal primo momento in cui il mio sguardo è entrato nel Castello di Potentino.

  

 
Un tempo gli ospiti di questo castello medievale, sulla pendici del Monte Amiata, furono Santa Caterina da Siena e San Bernardino, oggi Charlotte Horton e Alexander Greene aprono le porte della loro dimora antica a chiunque abbia curiosità.



Eh già! Mi ha davvero incuriosita l'invito che ho ricevuto per partecipare al Potentino Pinot Day,
perché il pinot nero non è un vitigno tipico della Toscana e l'idea, di poter fare un tuffo nel passato alla scoperta dei segreti e della storia di un antico castello, mi attirava un sacco.

Il castello di Potentino non è un museo ma una casa, una casa vera, ci sono gli spartiti musicali, la cappelliera, le camere, le cucine e soprattutto i libri che ricoprono le pareti, come nelle case che amo.
Ne ho trovato anche uno di Graham Greene: "The end of the affair" era lì, al suo posto.
In effetti Sally Greene, erede del famoso scrittore americano Graham Greene, comprò il Potentino di Seggiano nel 1999 con i figli Charlotte e Alexander e insieme lo riportarono all'antico splendore o forse sarebbe meglio dire alla sua antica funzione di presidio del territorio agricolo sotto il monte sacro.

 
  

Il vino è frutto di un accurato lavoro che inizia con il basso rendimento delle viti, continua con la cura fatta a mano, per tutto il ciclo di crescita, e la raccolta selezionata per far si che la fermentazione inizi in cantina e mai prima.
Il terreno vulcanico del Monte Amiata, l'influenza delle correnti che arrivano dal vicino Mar Tirreno e la forte escursione termica tra il giorno e la notte, regalano ai vini dell'azienda Castello di Potentino grande carattere.

 

Il Potentino Pinot Day si è svolto con lo spirito che Charlotte e Alexander danno ad ogni cosa che fanno, un approccio misto di leggerezza ed alta professionalità: i meravigliosi vini della riserva di Charlotte hanno permesso ai sommelier di procedere con degustazioni verticali di Sacromonte (Sangiovese) e di Piropo (Pinot Nero).



I piatti dello chef stellato Roberto Rossi (ristorante Silene di Seggiano) sono usciti dalla cucina come in una danza di gusto, accompagnando gli ospiti negli abbinamenti. Piatti squisiti che, grazie all'attenta ricerca delle materie prime e la forte personalità dello chef, hanno regalato grandi emozioni.

   

Non occorre altro se non andare, conoscere Charlotte e Alexander e con loro vivere questa parte di Toscana incontaminata che potrebbe non lasciarvi più andare via.


Grazie a Sveva Consonni Folcieri per avermi invitata a trascorrere questa giornata speciale!



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